Prefettura
di Torino
Prefettura
di Asti
Prefettura
di Alessandria
Prefettura di Novara
Prefettura di Novara
Commissione
Territoriale per il riconsocimento della protezione internazionale di
Torino
Commissione
Territoriale per il riconsocimento della protezione internazionale di
Genova
Commissione
Territoriale per il riconsocimento della protezione internazionale di
Novara
La
presente per richiamare l'attenzione delle SS.VV. su una questione di
attualità che riguarda il triste fenomeno della tratta di esseri
umani, con specifico riferimento alle donne vittime di tratta a scopo
di sfruttamento sessuale.
A
seguito di numerosi colloqui delle mediatrici e degli operatori con
le migranti che si sono rivolte negli ultimi mesi alle nostre
associazioni e cooperative, sulla base di indicatori
individuati nel corso degli anni, abbiamo riscontrato che sempre più
spesso, le donne nigeriane, una volta arrivate
in Italia e accolte presso le strutture predisposte, sono contattate
dai loro sfruttatori, costrette ad abbandonare i centri e forzate
alla prostituzione.
Frequentemente
questo allontanamento avviene prima che le vittime abbiano presentato
il C3 e formalizzato la loro richiesta d'asilo, rendendole in questo
modo invisibili e irregolari.
Negli
ultimi mesi abbiamo assistito a numerosi casi in cui giovani donne,
dopo essersi allontanate dai centri di accoglienza e aver vissuto
sulla loro pelle l'esperienza della strada, si rivolgono a noi per
chiedere aiuto e assistenza dopo essere fuggite dai propri
sfruttatori.
Ci
risulta che in tali casi, quando queste donne si presentano presso
gli uffici immigrazione delle Questure del nostro territorio al fine
di essere nuovamente fotosegnalate e presentare contestuale richiesta
di asilo, vengano notificati loro decreti di espulsione motivati sul
fatto di essersi allontanate dai centri prima di aver fatto il C3,
prassi avvenuta, in alcuni casi, anche nei confronti di ragazze
minorenni.
Riteniamo
opportuno segnalarVi tale prassi, da considerarsi illegittima,
affinchè dove possibile, venga sensibilizzata la Questura a favorire
la richiesta di protezione internazionale o comunque ad identificare
le donne quali vittime di tratta ed inviarle, come dovrebbe essere
fatto, agli enti preposti all'assistenza e protezione, anche al fine
di regolarizzare la posizione sul territorio mediante la richiesta di
permesso di soggiorno ex art. 18 TU.
Analogamente
auspichiamo che tanto la Prefettura, per quel che attiene il sistema
di accoglienza sul territorio, che la Commissione Territoriale, per
quel che riguarda il procedimento di determinazione della protezione
internazionale, vogliano tenere in considerazione tale aspetto del
fenomeno, al fine di contribuire alla corretta identificazione delle
vittime della tratta tra i richiedenti asilo.
Le
Linee Guida sull'identificazione delle vittime di tratta nella
procedura per il riconoscimento della protezione internazionale,
adottate recentemente dalla Commissione Nazionale, prevedono in
effetti delle procedure operative volte ad identificare precocemente
le vittime della tratta tra coloro che chiedono asilo, favorendo in
tal modo l'adozione delle adeguate misure di tutela.
Recentemente
l'OIM ha registrato un sensibile aumento di vittime di tratta anche
minorenni, fenomeno che abbiamo avuto modo di riscontrare
direttamente anche sul nostro territorio.
A
tal proposito si tiene a precisare che le vittime di tratta minorenni
sono destinatarie di ulteriori e più specifiche misure di tutela. A
loro si applicano infatti, per prima cosa, le disposizioni previste
dal diritto civile relative alla tutela dei minori privi di
rappresentanza genitoriale, inoltre le norme previste dal Testo Unico
Immigrazione relative ai minori stranieri non accompagnati e infine
tutte le misure previste dall' art. 18 d.lgs. 286/1998 in merito al
permesso di soggiorno e ai programmi previsti riguardanti
l'assistenza e l'integrazione sociale.
Occorre
inoltre tener presente quanto disposto dall'art. 4 d.lgs. 24/14, i
minori starnieri non accompagnati devono essere adeguatamente
informati sui loro diritti, tra cui la possibilità di presentare
domanda di protezione internazionale e, qualora l'età della vittima
risulti incerta, nelle more di determinazione dell'età essa è
comunque da considerarsi minore ai fini dell'accesso alle misure di
accoglienza, protezione e sostegno, fino alla conclusione del
procedimento di determinazione dell'età, condotto attraverso
procedure multidisciplinari e da personale specializzato. Ricordiamo
peraltro che è stato recentemente approvato il d.p.c.m. che
regolamenta il procedimento di determinazione dell'età dei minori
stranieri vittime di tratta.
Considerata
l'interconnessione tra il fenomeno dei flussi dei richiedenti asilo e
le vittime di tratta e sfruttamento, si richiama l'art. 17 del d.lgs.
142/15 che prevede espressamente che le misure di accoglienza a
favore dei richiedenti asilo tengano conto della specifica situazione
delle persone vulnerabili, quali vittime di tratta di essere umani
alle quali deve applicarsi il programma di assistenza e integrazione
sociale, previsto dall' art. 18 d.lgs. 286/98.
Alla
luce di quanto suesposto, auspichiamo che vengano favorite prassi
diverse e migliori rispetto a tale problematica. In particolare
chiediamo che le donne che si sono allontanate dai centri prima di
aver presentato la domanda di protezione internazionale perchè
costrette e che successivamente alla fuga dalla strada si rivolgono
alle associazioni in cerca di aiuto, possano regolarizzare la loro
posizione mediante la richiesta di asilo ed essere rintrodotte nel
sistema di accoglienza, evitando che aumenti il numero di donne
irregolari, ancor più esposte per tale motivo a situazioni di
sfruttamento.
Auspichiamo
inoltre che tali elementi possano essere tenuti in considerazione,
quali possibili indicatori di tratta, dalla stessa Commissione
Territoriale, chiamata a valutare la fondatezza della domanda di
protezione internazionale ovvero, ai sensi dell'art. 32 co. 3 bis
D.Lgs. 25/08, Commissione
chiamata inoltre a
considerare l'opportunità della trasmissione degli atti al questore
per il rilascio del permesso di soggiorno ex art. 18 D.Lgs. 286/98.
31/01/2017
PIAM
onlus - Asti
Tampep
- Torino
Gruppo
Abele - Torino
Liberazione
e Speranza - Novara
Comunità
San Benedetto al Porto - Alessandria, Genova
CISSACA
- Alessandria
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